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Oggi gli adolescenti sono stati battezzati “Zoomer”, per l’uso intensivo che fanno del cellulare, dotato dell’imprescindibile telecamera per realizzare video messaggi e video chiamate. Una generazione di ragazzi che ha eletto l’immagine a mezzo di comunicazione per eccellenza e che fa arrivare i contenuti più tramite questa che con le sole parole. Da qui il fiorire di Meme, iconografie ricorrenti e l’elezione dei manga giapponesi (fumetti ma anche video e film) a riferimento culturale principe. Questo non ha impedito però la nascita di linguaggi caratteristici per ogni generazione, con propri usi, costumi e parole. Non conoscerli significa rischiare di non capire o essere esclusi da un incontro potenzialmente molto arricchente. Proviamo a dare una breve descrizione di alcuni dei termini più comuni di un linguaggio in continua evoluzione.

NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
SNITCH Tra i giovani si dice di chi fa il pettegolo e non tiene la bocca chiusa su qualcosa che sa di una persona ma questa non vuole si sappia.

CHE PALO Si usa per indicare il rifiuto di una ragazza all’invito di uscire da parte di un ragazzo.

FLEXARE Farsi vedere, mettersi in mostra, anche per evidenziare qualche capo di abbigliamento particolarmente costoso od esclusivo.

BELLA BRO! “Bro” è un’abbreviazione pop del termine anglosassone “brother”, che significa fratello. La locuzione “Bella Bro!” è utilizzata dagli adolescenti per definire principalmente un saluto tra amici stretti, compagni di classe, tra i componenti di una compagnia, ma a volte anche tra semplici conoscenti. Inizialmente era “Bella Zio!”, che si è evoluta in “Bella Bro!”, mentre oggi si usa anche “Bella Fra!”.

ESKERE Esclamazione usata come richiamo o saluto tra amici o per esprimere consenso. Nasce come riduzione della locuzione inglese “let’s get it!”, ovvero “facciamolo!”.

CRINGE Imbarazzante, come aggettivo o come situazione o persona che crea imbarazzo in chi guarda.

FREEZARE Bloccare, bloccarsi. Congelare sentimenti, scorrere di immagini, musica o comportamenti.

BLASTARE Deridere, attaccare con violenza.

TRIGGARE Attivare, provocare, innescare e far scattare. Da “trigger”, vocabolo inglese che definisce il grilletto della pistola.

NEI VIDEOGIOCHI
BOT Deriva da “Robot” e tra giocatori digitali si usa per definire persone scarse che paiono comandati dal computer.

PUSSHARE Derivato dal verbo anglosassone “to push” che significa spingere. Indica l’intenzione di attaccate aggressivamente una squadra o un giocatore avversario.

RESSARE Azione del ridare vita ad un giocatore morto.

NOKKARE Indica la perdita della vita da parte di un avversario che ti lascia in condizione di attesa di essere “ressato” da un compagno.

TRYHARDARE Deriva dal termine anglosassone “try hard” che significa letteralmente “prova forte”. Indica l’impegnarsi il più possibile.

LAGGARE Indica l’incorrere di ritardi e interruzioni momentanee nella trasmissione su Internet di immagini video o nella sincronizzazione tra video e audio.

CAMPERARE Utilizzato per indicare l’azione di ripararsi in un punto particolarmente sicuro in attesa di colpire gli avversari di passaggio in modo vile.